Pubblicato mercoledì 19 febbraio 2020
Si riunisce l'organismo presieduto dal belga Charles Michels: sul piatto i 1300 miliardi chiesti dal Parlamento per il periodo 2021-2027 contro i 1094 proposti dal Consiglio ai capi di stato
Meno soldi alla Politica agricola comune e ai Fondi di coesione. Questa la proposta sul piatto del Consiglio europeo presieduto dal belga Charles Michel (nella foto) e che raggruppa i capi di stato e di governo europei. Il Consiglio si terrà da giovedì 20 febbraio a Bruxelles. Il budget finale del periodo 2021 – 2027 si deciderà nelle prossime settimane, dal Consiglio e dal Parlamento europeo.
Nel silenzio quasi generale della stampa e delle televisioni italiane, si apre una discussione importante a livello comunitario, su cui mercoledì 19 febbraio il premier Giuseppe Conte ha preannunciato al Senato la posizione dell’Italia, che risulta critica sui dati complessivi del budget.
Per il Parlamento europeo l’1,3 del Pil europeo (1324,1 miliardi di euro), per la Commissione guidata dalla von der Leyen 1,11%. Decisamente più bassa la proposta del Consiglio presieduto al momento dalla Finlandia (1,07) mentre quella di mediazione di Michels si attesa su 1,074% del Pil europeo, ovvero 1094,8 miliardi di euro.
L’Italia dovrebbe vedere comunque aumentate le risorse appostate nei fondi di coesione (circa 1,5 miliardi in più, ad esempio sui Fesr e Fse) mentre sicuramente caleranno quelle destinate alle politiche agricole. Nell’articolo de Il Fatto Quotidiano del 17 febbraio, un utile approfondimento con i termini della questione.
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